Il Progetto

Per certi versi il lessico di una lingua rispecchia l’esperienza culturale della comunità che la parla, per questo motivo il lavoro di documentazione delle varietà linguistiche minori, oltre a rivestire un importante ruolo da un punto di vista linguistico, è anche fondamentale per non disperdere un patrimonio di conoscenze formatosi nell’arco di secoli quando non di millenni.

Nelle Valli occitane del Piemonte a queste esigenze di tipo culturale si è aggiunta, a seguito della messa in opera di progetti di promozione e tutela linguistica resi possibili dalle leggi regionali e, soprattutto, dalla legge nazionale 482/99, l’esigenza di poter disporre di una raccolta lessicografica che costituisse un valido supporto dal punto di vista linguistico e ortografico per chi è impegnato nelle scuole e sul territorio su questo versante.

Per questo motivo, negli ultimi anni, in Val Pellice e a Pragelato è stato avviato, dapprima parallelamente e all'insaputa gli uni degli altri e infine insieme, un progetto che si prefigge di testimoniare una cultura attraverso le parole che la esprimono o l’hanno espressa e fornire, al contempo, un supporto linguistico utilizzabile da ricercatori, operatori culturali e appassionati. Per raggiungere tali obiettivi, dal punto di vista operativo, si intende realizzare una raccolta lessicale il più completa possibile dei termini locali in uso, privilegiando le testimonianze tratte dalla viva voce dei parlanti (integrandole, tuttavia, con i dati ricavabili da altre fonti, come gli Atlanti linguistici). In questa prospettiva la banca dati sarà aperta a successive implementazioni e integrabile con raccolte analoghe; la sua struttura prevede l'affiancamento di materiali multimediali, audio e video, e l'aggiunta progressiva di contenuti e approfondimenti in senso enciclopedico. Da essa si potranno agevolmente trarre i materiali utili alla redazione di prodotti editoriali specifici, dal dizionario al CD-Rom interattivo.


La banca dati.
Per quanto riguarda la strutturazione della banca dati dopo aver sperimentato un primo sistema relativamente semplificato (Val Pellice), è stato adottato il modello elaborato da Consuelo Ferrier (che si è curata dell'analisi dei dati e della progettazione) e realizzato da Danilo Gay nella forma prototipo in Access. Successivamente la banca dati è stata trasposta in MySQL e resa più "amichevole" grazie a Marcello Rabozzi e Mattia Gabriele. La banca dati, anche nella forma prototipica, è stata disponibile su server remoto già dal 2013 per i test e la prima compilazione dei lemmi. Oggi la versione aggiornata è accessibile in toto per gli addetti ai lavori, mentre agli utenti del sito lanostralingua è riservata (pagina interrogazioni) la visione dei lemmi che abbiano subito già una prima verifica.

Il modello elaborato permette di soddisfare tanto le esigenze della moderna linguistica quanto quelle di un impiego dei dati linguistici in una prospettiva operativa. I dati, oltre a essere corredati, come in ogni dizionario, da varie informazioni di carattere metalinguistico, è arricchito da tutto ciò che può essere ritenuto interessante per cogliere lo spessore semantico della parola lemmatizzata (fraseologia, proverbi, modi di dire), nonché la sua portata culturale. In particolare, la banca dati è predisposta per integrare vari materiali multimediali (immagini, video, audio) in vista di una sua trasformazione da semplice dizionario nell’archivio multimediale di una intera cultura.


Grazie a chi ci ha creduto.
La realizzazione del progetto è stata sostenuta dalla Regione Piemonte, dalla Comunità Montana del Pinerolese, dai Comuni sede di inchiesta, dalla Fondazione culturale G. Guiot Bourg, capofila del progetto, dal Centro Culturale Valdese, dall'Associazione La Valaddo; grazie ai loro sforzi anche economici e al loro sostegno abbiamo avuto la possibilità di sperimentare questo nostro nuovo "contenitore". Grazie!


La grafia.
Per continuità con altre opere lessicali delle vallate occitane in Italia e per evidente funzionalità, la raccolta e la lemmatizzazione avviene scrivendo i termini con la grafia detta concordata (o dell’Escolo dóu Po) opportunamente integrata o semplificata a seconda delle esigenze. L’eventuale trascrizione fonetica e la trasposizione in grafia classica saranno valutate in seconda battuta. Si veda comunque la sezione Appendici.


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